_Chiuse: = Consociazioni Individualizzate= unità intollerante = gli estranei al gruppo non vengono
immediatamente
annessi e vengono respinti e cacciati se provano ad invadere il gruppo =
necessità
di conoscenza diretta degli individui interni al gruppo oppure,
quando il gruppo è troppo grande per
la reciproca conoscenza fra tutti i
consociati, il riconoscimento è affidato ad un segno caratteristico
_Aperte: = Consociazioni Anonime di diverso grado di esclusività =dove i
consociati permettono
l’ingresso al gruppo anche a chi prima non ne faceva parte
(estranei) à
normalmente non necessita
che gli individui si conoscano = >Tolleranza
Un Gruppo
(Consociazione di animali) può nascere da una coppia che crescono la prole che
poi da adulta può rimanere, trasformandosi in una Consociazione Famigliare più ampia
diventando progressivamente, in ragione della sua complessità e aumento didimensione, una Consociazione Tribale
all’interno della quale, entro certe dimensioni, vige ancora il rapporto di
conoscenza diretta fra gli individui e si istaurano delle complicate Strutture
di Rango. à sopra una certa dimensione
la conoscenza individuale diretta diventa improbabile se non impossibile e
allora il riconoscimento viene affidato ad un segno comune caratterizzante.
Nei mammiferi la Consociazione Animale porta allo sviluppo
di una Struttura Sociale molto complessa ed estremamente organizzata in
articolati rapporti ( moduli comportamentali ritualizzati) di Cooperazione, di
Affettività e di Altruismo tra i consociati interni al gruppo
--> su tale Progresso Evolutivo si fonda anche la Società
Umana !!!
Consociazione Chiusa Individualizzata =inizio della
possibilità di un legame sociale
Individualizzata -->
Aggressivitàa mantenere la
pacecolleganti
(Odio) (sociativi)
Le motivazioni primordiali che spingono l’uomo a consociarsi ai
consimili:
_ La Paura--> affermazione
dell’istinto alla sopravvivenza à difesa Individuale e del territorio
_ LaRicerca di Sicurezza e di
Stabilità--> tensione al Controllo del Caos naturale à
controllo e
dominio del territorio
_ Maggiore successo predatoriale-->
caccia organizzata in gruppo può mirare a prede più grandi
e pericolose
_ La Procreazione= continuità
biologica della specie
Mammifero --> Cura della Prole --> Socialità
1° Associazione Individualizzata chiusa= la Partnership sessuale ?!
( la Coppia = 1° forma di tolleranza
extraindividuale ?!)
-->
Allevamento della prole = Mammifero = Cura della Prole
La socialità nasce da una condizione :Mammifero --> cura della prole
-->
transvalutazione moduli comportamentali a segnale
--> Ritualizzazione =
Controllo aggressività
(In verità è come il
dilemma dell’uovo o della gallina: La stessa Partnership probabilmente è
possibile in quanto l’uomo è un mammifero e la prole si unisce in consociazione
famigliare che fa nascere e forma legami e rapporti sociali che vengono
rafforzati nel loro essere dalle operazioni dicura della prole…ma il primo accoppiamento come è stato possibile?
…possiamo considerarlo
un dilemma concettuale e come tale dargli una risposta funzionale alla
comprensione delle regole del gioco e basta, senza estensioni di fondamento
certo alcuno, ma solo utile al ragionamento-->la vera e propria cura della
prole nasce
con la madre ma il legame sociale nasce solo con la Partnership con il
maschio
per la difesa, prima, della propria individualità di coppia, e poi, come
difesa della prole e, infini, come strategia utile in funzione della
divisione del lavoro nell’accrescimento della
prole!!!)
Uomo = Animale Mammifero Politico (ovvero,
culturale e sociale) !!!
La socialità nasce
dalla “rinuncia originaria” alla propria individualità
-->
nasce così anche la prima e originaria frustrazione
= prima tensione originaria
e causa originaria dell’aggressività intraspecifica (tra consimili).
Con la disponibilità
ad consociare, l’individuo, rinuncia alla propria individualità e alla
affermazione individualistica del proprio io.
-->
Tolleranza = Frustrazione Egocentrica
L’individualità viene
rimossa (la rimozione è all’origine della frustrazione) per poter accettare la
condivisione sociale con l’altro.
Il proprio Ego deve arrivare
a compromessi e reprimere il proprio desiderio di affermazione sugli altri per
poter permettere all’individuo di poter cooperare.
Ma questo vale, specificatamente edd essenzialmente, per l’uomo e il lato
oscuro del proprio Ego, la coscienza.
Per gli altri animali la questione è innata e molto più immediata e
controllata per via filogenetica
La coscienza nasce
dalla possibilità di giudizio sul operato della natura e quindi dipendente
dalla cultura e dalla Etica morale.
L’essere culturale
differenzia l’uomo dagli altri animali per la sua capacità valutativa e
speculativa (progettualità) che, nella fase decisionale delle proprie azioni,
sviluppa un senso particolare, la coscienza, legato alla formazione di una
Etica fondata su valori morali socialmente definiti ( e non necessariamente
perfettamente coincidenti con quelli del proprio Ego = conflittualità e/o
frustrazione à produzione di
aggressività da dover gestire con un meccanismo sociale di controllo = il
prezzo da pagare per un sodalizio (quello del gruppo sociale) più grande e
vantaggioso in termini di dominio e
capacità di sopravvivenza e continuazione della specie.
Importante:
Uomo =Animale Mammifero
Sociale Culturale-->legame con la collettività è
mediato dalla cultura
| -->la relazione sociale può
essere valutativa (mediata)
|
V
Differenza
esistenziale=Alterità( il cane vive
la socialità e il
^
rapporto esistenziale con la
collettività, in
|
modo differente da noi
pur avendo con
|
noi molte analogie)
|
Cane = Animale Mammifero
Sociale Istintivo-->legame con la collettività è
prefissato (innato) per
vi
genetica = coordinazioni ereditarie
-->la relazione sociale è immediata
e rigidamente
prefissata
filogeneticamente
-->maggiore abilità a muoversi in questa conflittualità
= maggiore valore sociale
( Leadership) di un individuo ).
La socialità è l’originaria rinuncia dell’io per un noi!!!
Questa
divisione (de-cisione) produce conseguenze straordinarie!!!...tutte da gestire!
Nel cane ( vedi Alterità) questo aspetto conflittuale dovuto
alla cultura non esiste ( o per lo meno si riduce ai minimi termini e
soprattutto è di genere diverso, non è una conflittualità esistenziale ma
prettamente funzionale alla situazione…non è un problema di coscienza ma
tutt’al più di convenienza circostanziale) = il cane vive la socialità con una
totale partecipazione immediata e senza identificarsi come individuo
all’interno di essa ( il cane è tutt’uno con il gruppo sociale) = minore
problemi morali, minori necessità di giudizio, maggiore immediatezza ma anche
minore flessibilità à maggiormente (o quasi totalmente, a volte) vincolato
alle coordinazioni ereditarie e ai schemi fissi d’azione innati.
Qualità necessarie ad un animale sociale:
a) Disponibilità ad aggregarsi
b) Controllo dell’aggressività verso gli altri = Tolleranza à
Compassione
= rispetto della personalità
individuale(sentimento essenzialmente umano per la capacità di
autoimmedesimazione)
c) Capacità di transvalutare, a segnali, moduli
comportamentali funzionali à Ritualizzazione
Vantaggi legati alla formazione della Socialità ( consociazioni
animali):
1)Protezione dai nemici:
_
dell’individuo all’interno del Gruppo
_ della prole(-->la protezione
della prole ha preceduto la vera e propria
cura
parentale = nutrizione e pulizia dei piccoli)-->origine del rapporto
_ del
Territorio duraturo della coppia
2)Divisione del Lavoro=>
Specializzazione estrema e > rendimento
3)Formazione di Tradizioni=>
Assistenza reciproca interna al gruppo --> Evoluzione del
Altruismo interno (nasce anch’esso attraverso il principio della
Selezione Naturale)
Negli animali sociali, da un punto di vista della Selezione
Naturale e della Sopravvivenza della Specie, non si deve pensare tanto al
singolo quanto, invece, al gruppo ( nel gruppo è pur sempre “contenuta” la
struttura ereditaria anche del singolo!)
La “disposizione di subordinarsi” è una condizione fondamentale e
necessaria, in un animale sociale, e si
fonda sul timore “reverenziale” dei più alti in grado ( se non si ha la
possibilità di raggiungere i gradi più alti).
L’Aggressività Intraspecifica(ovvero, quel fenomeno per cui Animali della stessa Specie si combattono
tra di loro)è legata intimamente
(ovvero, gli è essenziale!)con lo sviluppo sociale di un gruppo!
Un modo
di vita predatorio non è, assolutamente, stato premessa necessaria per lo sviluppo dell’aggressività intraspecifica --> bensì essa è legata
più intimamente con lo sviluppo sociale di un gruppo!
L’aggressività fa parte della biodinamica della socialità, è una
condizione esistenziale della socialità, nasce dalla socialità, fa parte della dinamica della socialità e
rappresenta la bio-spinta al fare, il motore che spinge all’iniziativa
creativa.
La Socialità non è una condizione etica e/o un particolare modo di
concepire il bene e il male (Valore Morale) ma una forma particolare di
esistere e della possibilità di relazionarsi con la Natura = una Forma
dell’Essere!...di cui l’aggressività è la benzina e il suo controllo lo
sviluppo formale dell’azione sociale!!!...tendiamo a impegnare molto più tempo
a controllare l’aggressività che non a sfogarla (…sebbene anche lo scarico
surrogato comunque è un modo di abreagire l’aggressività).
Maggiormente
l’individuo è pieno d’iniziativa e > è la sua tendenza all’aggressività e
> deve essere il suo controllo dell’aggressività!!!
--> più forte è la spinta a dominare (tendenza al fare impositivo) e più forte è la
capacità di controllo dell’aggressività (abilità di ritualizzazione = controllo
dell’aggressività) maggiore diventa il Rango sociale ( leadership) di un
individuo.
Due radici principali della socialità (nei vertebrati):
1) Radice motivazionale al contatto =pulsione alla fuga
-->
Il congenere è meta di fuga
-->
vicino al congenere si trova rifugio e riparo
2) Radice motivazionale al contatto = cura della prole-->
alla base della formazione delle
-->
Lega i genitori ai figliconsociazioni esclusive (in esse
-->
Lega, in forma ritualizzata, anche gli adultisi forma la possibilità di un
legame
( attraverso
moduli comportamentalioltre la barriera dell’aggressività)
assistenziali e segnali infantili)
Convivenza Sociale-->necessità di una regola fondamentale
= non uccidere il tuo consimile!
Regola culturale--> < possibilità di convivenza pacifica
“non uccidere il prossimo tuo” =o( > possibilità di evasione della
“razio”)
Regola Innata-->
> possibilità di convivenza pacifica
| (> vincolo
biologico à
filogenetico)
V
Regola Innata -->= Istintivi meccanismi di inibizione dell’aggressività:_ Regole di
combattimento
_
Ritualizzazione
L’Aquietamento dell’Aggressività è un compito centrale dei Riti
sociali!
Più le
inibizioni sono innate più difficile è superare la loro efficacia
Più le inibizioni sono culturali
più facile è trovare una “razio” che le annichilisca